L’Archivio Mario Russo conserva l’intero corpus dei dipinti, disegni e sculture e la documentazione relativa all’opera, e alla vita, dell’artista che operò principalmente in ambiente torinese, a livello nazionale e con qualche incursione internazionale.
L’archivio rappresenta uno strumento di ricostruzione documentaria, filologica e storica delle sue opere, e ne promuove la conservazione e la valorizzazione.
Mi sono
consumato.
Ho dato il mio
flusso vitale alle
mie opere,
all’arte.
Più di cinquant’anni di ricerca di un artista che si è mosso sulla linea dell’avanguardia, dal dopoguerra agli anni Duemila, tra linguaggi figurativi e astratti e attraverso la sperimentazione di tecniche e materiali artistici tra i più svariati: dai pigmenti pittorici tradizionali alle materie plastiche, dall’acciaio al vetro.
Metafora dell’energia vitale che si espande, queste opere processuali richiamano l’embrione, la sacca placentare e il ciclo crescita-morte-rigenerazione.
Di Mario Russo hanno scritto, a partire dagli anni Cinquanta, alcuni tra i più influenti critici d’arte torinesi, tra cui: Giorgio Brizio, Mirella Bandini, Angelo Dragone, Edoardo di Mauro, Elisabetta Tolosano.
L’Archivio si propone di promuovere e sviluppare iniziative e attività culturali dirette ad approfondire la conoscenza e lo studio dell’attività artistica di Mario Russo. A questo scopo collabora attivamente con istituzioni pubbliche e private alla realizzazione di mostre e pubblicazioni relative all’opera dell’artista.
Per ulteriori informazioni:
info@archiviomariorusso.it